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Manchester: siamo in lotta contro un’ideologia

La prof.ssa Maria Beatrice Toro è ospite della trasmissione MimandaRai3  per aiutarci a riflettere sulla  tragedia che si è consumata nei giorni scorsi a Manchester che ha causato la morte di 22 persone, per lo più adolescenti e bambini. Il presunto attentatore è Salman Abedi, un inglese di origini libiche. Ma quanto si può parlare del gesto di un “lupo solitario”?

In realtà ci troviamo nella lotta contro un’ideologia -ci spiega la prof.ssa Toro- e ciò che risulta fondamentale dal punto di vista psicologico  è capire come contrastare questi fenomeni. E’ importante vedere ciò che accade: anche se è vero che in Inghilterra e in Francia la situazione è critica, anche nel nostro Paese è riscontriamo delle forti contraddizioni. Ad esempio, gli immigrati di seconda generazione che hanno  insuccessi scolastici sono il doppio rispetto ai coetanei italiani -continua la prof.ssa Toro- e quindi nonostante il continuo parlare di integrazione ed inclusione, sembra emergere un profondo problema di comunicazione.

Ciò che più spaventa ora è l’effetto che tutto quello che è successo avrà sui bambini: inevitabilmente aumenteranno paure e preoccupazioni. Ma d’altra parte, tutto avrà un impatto forte anche sui genitori, per i quali la sicurezza dei propri figli viene al primo posto. Si potrebbe verificare un eccesso di prudenza e di protezione da parte delle famiglie che potrebbe non aiutare il bambino che oggi manifesta una paura, che però potrebbe trasformarsi nel futuro in rabbia- conclude la prof.ssa Toro.

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