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Avvicinarsi alla consapevolezza…training per sviluppare le competenze genitoriali
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Recenti studi hanno posto il focus su una cosa importantissima e inedita: l’attenzione è profondamente incastonata nel contesto dell’interazione sociale. Lo stato mentale di presenza vigile e concentrata dell’adulto influenza significativamente il bambino.
Le competenze della mindfulness che abbiamo intenzione di far acquisire ai genitori attraverso questo training, possono fornire un sostegno sottile che accompagna gli adulti verso l’avventura della genitorialità, sostenendoli in una crescita che avviene in relazione a se stessi e nella relazione con il bambino. La mindfulness aiuta a essere genitori veri, autentici, piuttosto che perfetti…
Essere genitori più che una scienza somiglia a un’arte e richiede, di conseguenza, più che il “saper fare”quel “saper essere” fatto di coraggio, autentico coinvolgimento, sincerità di fronte ai propri limiti, accettazione incondizionata del bambino.
Nell’essere genitori prima o poi ci si troverà faccia a faccia con qualcosa che può far male: un comportamento del figlio che ferisce, una delusione, un insuccesso. Si Potrebbe incappare nella sensazione di ansia, fallimento e non sentirsi veramente degni di essere apprezzati e presi come punti di riferimento.
Attraverso questi incontri di mindfulness, si può provare, a pacificarsi e accettare i propri limiti, consentendosi di gioire e vivere esperienze ricche e illuminanti anche quando non tutto è come si vorrebbe. L’accettazione rende più equilibrati, saggi e stabili e apre all’accettazione dell’individualità del figlio, che non dovrà fare nulla per essere amato, poiché l’amore non pone condizioni né ricatti.
Ogni bambino a volte delude le aspettative dei genitori, comportandosi in modo errato, ingiusto, capriccioso, lamentoso, scorretto. Si aiuterà la figura genitoriale a comprendere che il genitore è lì anche per correggere i comportamenti sbagliati del proprio figlio, ma tenendo fermo un punto: il comportamento va sempre distinto dalla persona. Il genitore consapevole è un genitore non giudicante. Ciò significa che mentre corregge, non dimentica di far sentire la sua fiducia nel bambino.
Sembra una sottigliezza, ma tra le frasi “Hai fatto una sciocchezza” e “Sei uno sciocco”, corre una differenza enorme, quella tra correzione (legittima) e giudizio (inutile e dannoso).
I genitori saranno aiutati a comprendere che per sintonizzarsi con il bambino e porsi costruttivamente nei suoi confronti, aiutandolo ad esplorare il suo mondo interno e a dare un significato a ciò che gli accade, occorre riconoscere ciò che appartiene alle proprie emozioni e intenzioni e distinguerlo da ciò che accade al bambino. Per farlo sarà importante che il genitore aumenti l’accuratezza dell’ascolto prestando un attenzione autentica al figlio, un’attenzione gentile e non giudicante ai suoi messaggi verbali e non!