Collezionisti o accumulatori?
I tempi cambiano, ma la necessità di collezionare oggetti resta: prima erano francobolli, monete, minerali o macchinine; oggi, invece, l’attenzione si è spostata per i personaggi di saghe cinematografiche. Sembra proprio che la tendenza a collezionare oggetti rimanga costante nel tempo e che riguardi sia gli adulti che i bambini.
Collezionare è un comportamento fisiologico nel bambino -spiega la prof.ssa Maria Beatrice Toro in questa intervista su D di Repubblica -che rassicura il piccolo e lo stimola ad andare in profondità, senza farsi scoraggiare se non si trova un pezzo. Il collezionismo elicita, nel bambino, piacere e, allo stesso tempo controllo.
Il fenomeno del collezionismo si è ben plasmato sulla nostra società post-moderna; i bambini scaricano videogiochi, musica, serie tv che non si possono cancellare o andrebbero perse per sempre -continua la prof. Toro. E naturalmente, il collezionismo si è inserito anche nel mondo dei social: bambini e ragazzi salvano e collezionano le foto con gli amici per poterle rivedere sempre.
Ma se da un lato il collezionismo può aiutare il bambino a crescere, molto spesso può trasformarsi in patologia se diventa mania -spiega la prof.ssa Toro. In questo caso il collezionista è completamente assorbito dall’attività e gli dedica un tempo eccessivo, che sottrae, inevitabilmente, al lavoro, alla scuola e alle occasioni sociali.
E’ importante distinguere il collezionismo dall’accumulo, ovvero all’attitudine a non liberarsi da oggetti di scarso valore (confezioni, scatole, giornali vecchi….). L’accumulo è un disturbo poco noto -spiega la prof.ssa Toro -ma che causa gravi limitazioni ad attività essenziali della vita come la pulizia, l’alimentazione, l’igiene, il sonno. In questo caso ciò che si avverte è una sensazione di perdita a separarsi dall’oggetto che, appunto, non può essere lasciato.
E’ fondamentale intervenire fin dall’infanzia ad esempio quando il bambino mostra irritabilità se qualcuno tocca le sue cose: i genitori devono incoraggiare il piccolo a non arrendersi alle prime difficoltà e soprattutto a condividere le sue passioni con gli amici, permettendo agli altri di interagire anche toccando quello che per lui è così prezioso. Solo in questo modo sarà possibile aiutare il piccolo nella scoperta di una sana passione nel collezionismo!